Domande e risposte / demandes et reponses
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No.
Dipende! Se andassi in un autosalone, chiederesti quanto costa un automobile?
Probabilmente ti verrebbe risposto che dipende sia da quanto vuoi spendere, sia da molti altri fattori (cavalli, cilindrata, etc.), così come in un servizio fotografico bisogna considerare molti fattori: durata del servizio, numero di foto richieste, luogo del servizio,uso di attrezzatura particolare, post-produzione, etc.
Ogni fotografo ha i suoi prezzi e le sue modalità di lavoro, ma anche i suoi costi.
Di conseguenza, il prezzo di un servizio fotografico viene deciso assieme al cliente, in base alle sue esigenze, e ad un giusto (e necessario..) guadagno per il fotografo.
In genere, no. Non ho esperienza, in quel genere, ma ci sono molti bravi Fotografi che offrono servizi fotografici per matrimoni.
In genere, 1 su 10 è una buona fotografia ritratto, per cui se sono necessarie 10-20 fotografie, ci vorranno circa 200 scatti, ma tutto dipende da vari fattori.
Per esempio, se si tratta di servizio in studio, ci vorranno più scatti, perchè è più difficile, per la persona fotografata, abituarsi alle luci, alle pose, al fotografo (..);
tutto va adattato alla posizione ed alle caratteristiche del soggetto, ed il tutto richiede varie prove.
In esterno, è la luce naturale a 'guidare' il fotografo ed il soggetto, che possono scegliere come e dove posizionarsi, lo sfondo ed il momento, al fine di conseguire il miglior risultato visivo.
In tutti i casi, il cliente sceglierà, assieme al fotografo, gli scatti migliori (10-30), che verranno 'perfezionati' in post-produzione, e pagherà solo quelli stabiliti.
La liberatoria è un permesso scritto che il soggetto fotografato dà al fotografo, il quale viene autorizzato ad usare le sue immagini per scopi specifici.
Senza questo documento, il fotografo non può pubblicare, esporre o vendere le foto che ha scattato, perché il diritto d'immagine del soggetto fotografato prevale.
La liberatoria serve quindi a proteggere sia il modello che il fotografo.
Protezione per il modello: Il modello ha la certezza che le sue immagini non verranno usate in modi o contesti che non ha autorizzato (per esempio, in pubblicità che non vuole associare alla sua immagine, o per scopi che ledono la sua dignità).
Protezione per il fotografo: Il fotografo è al riparo da possibili contestazioni legali in futuro, potendo dimostrare di aver avuto il consenso esplicito del modello.
A che mi serve? In alcuni casi, il fotografo può chiederti di poter pubblicare alcuni scatti, nel suo sito web (questo..) o altri collegati (es. instragram) e, per questo,
ha bisogno, appunto, della tua 'liberatoria' scritta.
In cambio, concede uno sconto sull'importo complessivo del servizio.
La liberatoria deve contenere i seguenti dati:
Dati delle persone coinvolte: Nome, cognome, data di nascita e documenti di identità sia del modello che del fotografo.
Descrizione dello shooting: Dove e quando sono state scattate le foto, e quale tipo di immagini sono state realizzate (es. 'ritratti in studio', 'fotografie di moda in esterni').
Finalità d'uso: È la parte più importante. Qui si specifica esattamente cosa il fotografo può fare con le foto. Ad esempio:
Uso gratuito o commerciale: Le foto possono essere usate per il portfolio del fotografo (uso gratuito) o per una campagna pubblicitaria a pagamento (uso commerciale)?
Dove saranno pubblicate: Su un sito web, sui social media, in una mostra, su riviste, ecc.
Limiti di tempo e spazio: L'autorizzazione è a tempo indeterminato e valida in tutto il mondo, o ha delle limitazioni?
Clausole importanti: Spesso si aggiungono note che vietano l'uso delle immagini in contesti che possono danneggiare l'immagine del modello, garantendo il suo onore e decoro.
Firme e date: Sia il modello che il fotografo devono firmare il documento, preferibilmente in due copie (una per ciascuno), con la data.
Di norma, appartiene al creatore dell'opera, il fotografo, in questo caso, che è il titolare originario dei diritti.
Questo vale dal momento stesso in cui l'opera viene creata nella sua forma tangibile (cioè, appena scatti la foto e questa viene registrata sul sensore/pellicola).
La proprietà intellettuale protegge la forma espressiva dell'idea, non l'idea in sé.
Per una fotografia, questo significa che protegge l'immagine concreta che hai creato: la composizione, l'illuminazione, l'espressione del soggetto, ecc.
Diritti Morali: Sono inalienabili e irrinunciabili. Includono il diritto di essere riconosciuto come autore (diritto di paternità) e il diritto di opporsi a modifiche che ledano l'integrità dell'opera (diritto all'integrità).
Diritti Patrimoniali: Sono i diritti economici. Includono il diritto esclusivo di:
Riprodurre l'opera (farne copie).
Distribuirla (venderla, noleggiarla).
Comunicarla al pubblico (pubblicarla online, esporla).
Trasformarla (creare opere derivate, come fotomontaggi, o in questo caso, ingrandimenti che potrebbero essere considerati opere derivate se significativamente alterati).
Per quanto riguarda i ritratti di persone, vi sono altri aspetti che lo tutelano.
Il diritto all'immagine del soggetto: Questo è un aspetto della più ampia tutela della persona.
L'articolo 10 del Codice Civile e, ancora più importante, il Codice della Privacy (Regolamento UE 679/2016 - GDPR) tutelano la persona ritratta, dandole il diritto di controllare l'uso della propria immagine.
Ecco come funziona:
Sfruttamento economico dell'opera: Il fotografo, in quanto autore, ha il diritto esclusivo di utilizzare la fotografia per fini commerciali (vendita, uso pubblicitario, ecc.).
Tutela del soggetto: Il diritto all'immagine del soggetto ritratto limita il diritto del fotografo. Un fotografo non può usare l'immagine di una persona per scopi commerciali se non ha ottenuto una liberatoria specifica. Questa liberatoria deve specificare in modo chiaro e inequivocabile l'uso che verrà fatto della fotografia (es. "uso per campagne pubblicitarie", "uso editoriale", ecc.).
Il compenso: La legge italiana non stabilisce un obbligo automatico per il fotografo di suddividere il compenso con il soggetto. La liberatoria può prevedere un corrispettivo economico per il modello (cosa che avviene quasi sempre nel caso di scatti professionali a fini commerciali) oppure può essere concessa a titolo gratuito. In assenza di un accordo, il fotografo non è tenuto a suddividere il compenso, ma l'accordo deve essere esplicitato nella liberatoria.
La scelta dell'abbigliamento è tua e, in genere, è meglio che rifletta la tua personalità ed i tuoi gusti o, comunque, ciò che vuoi rappresentare in quel momento, in quello scatto.
Io posso dare consigli per quanto riguarda il risultato fotografico, per esempio sull'abbinamento di colori, lo stile ed altri parametri.
Indubbiamente il servizio fotografico in studio costa di più, a causa di vari costi come elettricità, ammortamento costi, etc.
In esterna, i costi sono più contenuti. Per particolari location (ville storiche, darsene, ristoranti, etc.), vanno aggiunti eventuali costi di affitto/uso.
Non devi fare pose o metterti in particolari modi, devi essere te stesso/a e non pensare allo 'scatto' ma a quello che vuoi esprimere in quell'immagine di te.
In questo, vieni aiutato dal fotografo che, in base alla sua esperienza, a ciò che percepisce del tuo carattere o, semplicemente dall'improvisazione, ti fornisce dei suggerimenti per ottenere un risultato fotografico tecnicamente e compositivamente buono, il migliore possibile.
Il "Time For Prints" (TFP), che si potrebbe tradurre come "Tempo per le stampe", è un accordo molto comune nel mondo della fotografia, specialmente tra i fotografi amatoriali o semi-professionisti e i modelli.
Ecco come funziona in modo molto semplice:
Il fotografo dedica il suo tempo e le sue competenze (scattare le foto, usare la sua attrezzatura, post-produrre le immagini) e rinuncia al suo compenso.
Il modello dedica il suo tempo e la sua presenza davanti alla macchina fotografica e rinuncia al suo compenso.
Il risultato?
Nessuno riceve denaro, ma entrambi ottengono qualcosa di molto prezioso:
Il fotografo ottiene delle nuove foto da aggiungere al suo portfolio (il suo "biglietto da visita" visivo).
Il modello ottiene delle nuove foto professionali da usare per il suo portfolio.
In pratica, si scambiano il tempo e le competenze per ottenere le stampe o, più comunemente al giorno d'oggi, i file digitali delle foto. Per questo a volte si usa anche l'espressione "Time For Portfolio" (TFP), perché l'obiettivo principale è costruire il proprio portfolio.
È un modo per collaborare e crescere professionalmente insieme, senza dover sostenere costi economici.
A volte, soprattutto se il soggetto è particolarmente adatto, ed ha un poca di esperienza come modello/a o, semplicemente, espressività e spontaneità di fronte all'obbiettivo.
No, quando avrò smesso di imparare, forse mi metterò ad insegnare, ora è presto, o troppo tardi. Ma, in fondo, questo sito, ha anche lo scopo di mostrare alcune delle tecniche della fotografia, che tutti possono applicare.
Se hai una reflex, inizia a fotografare ciò che vedi/senti, applica le regole della composizione, pensa alla luce e a tutti gli altri fattori che rendono un'immagine unica ed irripetibile.
Impara ad usare Photoshop o altri software per il fotoritocco, e lavora su ogni immagine come fosse l'unica, perchè lo è.
Ancora meglio, procurati una vecchia reflex analogica (quelle con il rullino fotografico per intenderci), con un rullino in Bianco e Nero da 12-24-36 scatti.
Sbaglierai spesso gli scatti, ma qualche immagine ti darà molta soddisfazione, non c'è nulla di meglio di una buona stampa da negativo fotografico, come qualità della grana, toni,
sfumature e tanto altro, soprattutto se riesci a stamparlo tu, anche con un vecchio ingranditore usato, qualche liquido e bacinella.
Io ho iniziato così, poi è venuto il digitale...ma vorrei, nel tempo, tornare a fotografare e stampare in analogico, magari affiancandolo al digitale.
No, non riuscirei a 'condividere' il modello/a con altri fotografi, troppe distrazioni, sia per me che per il soggetto ritratto.
Penso che ci debba essere una collaborazione tra modello/a e fotografo e che, da questa, si possano creare dei buoni ritratti che riflettano lo stile, il carattere, l'espressività e le emozioni.
Se non sei un fotografo con almeno una minima esperienza di studio, potresti non ottenere il risultato che cerchi, o che sia richiesto dal tipo di prodotto.
O puoi ottenere un risultato, ma in tempi considerevolmente lunghi, come per tutte attività che richiedono esperienza.
Potresti aver bisogno semplicemente della fase di post-produzione (eliminazione difetti, fotoritocco, etc.), in quanto gli scatti sono buoni e potresti rivolgerti al fotografo solo per quella fase specifica.
Il tutto poi dipende dalle caratteristiche del prodotto da fotografare; per esempio, superfici di vetro, riflettenti, cromate etc. richiedono più competenza di fotografia in studio, rispetto a superfici più semplici.
Il fotografo, comunque, mette il suo 'stile', il suo carattere e ti fornisce la sua 'visione' del prodotto, non una semplice rappresentazione in due dimensioni, ma un oggetto che esiste nello spazio (la terza dimensione) e nel tempo (lo 'stile' del fotografo, in quel momento).
Lo scatto 'originale' viene sempre 'ripulito', migliorato, ma senza stravolgere le caratteristiche del soggetto fotografato.
Ecco alcune motivazioni aggiuntive per cui limitare il fotoritocco, specialmente sul viso, è una scelta preferibile:
Autenticità e Riconoscibilità: Una foto con ritocchi minimi permette al soggetto di rimanere autentico e facilmente riconoscibile. Le persone vogliono vedersi come sono realmente, con la propria unicità. Stravolgere i lineamenti può rendere la persona irriconoscibile a sé stessa e agli altri, creando un senso di estraneità o delusione.
Valorizzazione della Bellezza Naturale: La vera bellezza risiede nelle imperfezioni, nelle rughe d'espressione che raccontano una storia, nei lineamenti che ci rendono unici. Un ritocco eccessivo tende a omologare, a creare un'immagine "perfetta" ma spesso priva di carattere e calore umano. La mia filosofia è valorizzare la tua bellezza naturale, non sostituirla con un ideale artificiale.
Durata ed Evoluzione dell'Immagine: Le mode cambiano, ma l'autenticità rimane. Un ritocco pesante può rendere una foto "datata" molto più velocemente di uno scatto che cattura la tua essenza. Le foto dovrebbero essere un ricordo di chi sei in quel momento, non una versione idealizzata che non invecchia mai.
Rispetto dell'Identità: Il viso è lo specchio dell'anima, la parte più espressiva di noi. Ogni piccolo segno, ogni sorriso, ogni sguardo è parte della tua identità. Eliminare o alterare queste caratteristiche significa cancellare una parte di te, e questo non è l'obiettivo della buona fotografia.
Prevenire Aspettative Irrealistiche: Viviamo in un'era in cui le immagini super-ritoccate sono ovunque. Contribuire a questo trend, modificando eccessivamente i ritratti, può alimentare aspettative irrealistiche sulla bellezza, sia in chi guarda che in chi è ritratto. Preferisco presentare una realtà curata ma fedele.
Focus sull'Espressione e l'Emozione: Quando il fotoritocco è minimo, l'attenzione dello spettatore si concentra sull'espressione, sull'emozione e sulla personalità che la foto riesce a comunicare, piuttosto che sulla "perfezione" della pelle o delle forme. È l'emozione che rende una foto potente e memorabile.
A me non interessa, un ritratto non è una fotografia di moda. Potresti scoprire che hai molti aspetti che non sapevi di avere (belli).
Il concetto di 'bellezza' è relativo (periodo, popolazione, etc.).
I 'non belli' sono, generalmente, più espressivi dei 'belli', per cui i servizi fotografici contengono 'toni' ed espressioni più caratteristici della persona.
La decisione di usare il colore o il bianco e nero in un ritratto dipende da vari fattori, ma il mio approccio è guidato dalla volontà di valorizzare al meglio il soggetto.
Tendo a preferire il bianco e nero quando:
Il colore distrae o sminuisce il soggetto. Se un colore vivace o acceso nell'ambiente rischia di rubare la scena alla persona, il bianco e nero elimina questa distrazione. In questo modo, l'attenzione dello spettatore si concentra completamente sull'espressività e sulla plasticità dei lineamenti del volto e del corpo.
Si vuole enfatizzare il gioco di luci e ombre. Il bianco e nero è eccezionale per esaltare i contrasti, le texture e la profondità delle ombre. Sottolinea la tridimensionalità del soggetto e crea un'atmosfera più drammatica o intima, mettendo in risalto la forma piuttosto che il colore.
I colori non sono in armonia tra loro o con il soggetto. A volte, i colori dello sfondo, dei vestiti o dell'ambiente possono non essere coerenti con le tonalità naturali del soggetto, come il colore degli occhi o dei capelli. Il bianco e nero risolve questo problema, creando un'immagine uniforme e focalizzata.
In ogni caso, la mia scelta non si limita mai a una sola opzione. In ogni servizio, propongo sempre anche scatti a colori. A volte, un colore è parte essenziale della storia che la foto vuole raccontare, e in quel caso deve essere presente. Si tratta di una decisione ponderata, scatto per scatto.
La fotografia nasce in Francia con l'invenzione del dagherrotipo, che fu ufficialmente presentato all'Accademia delle Scienze di Parigi il 19 agosto 1839.
Il dagherrotipo produceva un'immagine unica e dettagliata su una lastra d'argento.
Trovo il Francese, adatto alla fotografia, come l'inglese lo è per l'informatica.
La prossima che farò, o quella che avrei voluto fare.
E' un mezzo non un fine, aiuta ad aumentare la produttività, ad imparare con più facilità.
In ambito lavorativo, l'IA può automatizzare compiti ripetitivi, permettendoci di dedicare più tempo e risorse a lavori che richiedono creatività, pensiero critico e interazione umana.
Per l'apprendimento, l'IA può agire come un tutor personale, fornendo risposte immediate, spiegando concetti complessi in modi diversi e offrendo percorsi di studio personalizzati. Questo democratizza l'accesso alla conoscenza e rende l'apprendimento più interattivo e accessibile a tutti.
La uso quotidianamente, ormai, soprattutto in ambito programmazione Web; il codice di questo sito Web è in gran parte scritto dall'intelligenza artificiale, ma su mie direttive e idee programmatiche e grafiche.
Per quanto riguarda le immagini generate dall'IA, divertente, ho creato delle belle immagini, con modelli gratuiti ma, quasi sempre, contengono errori
o incongruenze, per cui vanno 'ritoccate'.
L'IA, per quanto sofisticata, lavora su modelli e dati esistenti. Non ha un'esperienza di vita, non sa cosa si prova a camminare in una foresta o a osservare il riflesso della luce
La fotografia non si limita a catturare un'immagine; cattura un momento, un'emozione, una storia. È il risultato di una scelta consapevole: la composizione, la luce, il tempismo. L'IA può generare un'immagine esteticamente gradevole, ma non può replicare l'intenzione, la sensibilità e la connessione emotiva che un fotografo mette nel suo lavoro.
La fotografia è altro! E' come paragonare il digitale con l'analogico: entrambe possono funzionare bene, ma in alcuni è miglior l'analogico, molto più vecchio come tecnologia, per esempio nel caso del negativo fotografico o il disco in vinile.
Il vinile ha il suo "fruscio", il negativo ha le sue grane e sfumature uniche. Questi "difetti" diventano parte dell'esperienza, rendendo il tutto più autentico e vivo.
In questo senso, l'IA è come il digitale: efficiente, veloce e tecnicamente perfetta (o quasi), ma manca del tocco artigianale e dell'anima che solo l'essere umano può conferire. La creatività umana non è solo il prodotto finale, ma anche il processo: le prove, gli errori, le intuizioni, l'imperfezione che rende un'opera unica.
Posso fornire entrambe, anzi preferisco poter vedere i risultati di stampa (a volte sono deludenti, in base al server di stampa, o vanno comunque sistemate)
ma sei libero/a di decidere da chi farle stampare in server di stampa che garantisca una buona qualità, altrimenti può succedere
che l'immagine stampata differisca in modo pesante nel colore/contrasto/luminosità, rispetto all'immmagine su file visualizzata su uno schermo (Pc o smartphone).
E' molto importante che lo schermo su cui viene visualizzata l'immagine sia ben 'tarato', almeno nelle parti essenziali (luminosità, gamma, contrasto, colori), in quanto alcuni schermi moderni risultano molto luminosi e contrastati, il che può essere utile per i video, ma può
rovinare o nascondere l'atmosfera, le sfumature, i toni di un immagine fotografica.
I file forniti misurano circa 4.725 pixel (lato maggiore) ad una risoluzione di 300dpi (adatta alla stampa) ed in risoluzione 72dpi (adatti agli schermi e più 'leggeri').
L'immagine può essere stampata, con una buona qualità, ad una misura massima di 40 cm. per 30 cm. o misure inferiori.
